L’Associazione ha celebrato i suoi 80 anni con Testimoni di Pace, un viaggio nella memoria e nelle storie

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha celebrato l’80° anniversario della sua fondazione con l’evento “Testimoni di Pace”: un’importante occasione di memoria collettiva che ha raccontato la storia dell’Associazione attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le conseguenze della guerra, fino ad arrivare all’impegno odierno dell’ANVCG in favore delle vittime civili delle guerre e dei conflitti attualmente in corso nel mondo.

L’evento si è aperto con i saluti delle istituzioni. Maurizio Gasparri, Vice Presidente del Senato, ha sottolineato come purtroppo “le vittime civili di guerra non finiscono mai: sono infatti 60mila gli ordigni bellici rivenuti ogni anno ancora oggi, numeri che fanno capire come i rischi che producono le guerre durino per decenni dopo il cessate il fuoco”Benedetto Della Vedova, Segretario della Camera dei Deputati, ha dichiarato “come sia fondamentale l’incontro tra generazioni per testimoniare la brutalità della guerra che si declina in bombardamenti, stupri e violenza ed anche per scongiurare ogni fenomeno di assuefazione per costruire una pace fondata sul diritto internazionale”. Il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco ha espresso “un ringraziamento all’ANVCG per questi 80 anni di sana attività, a sostegno dei cittadini che vengono colpiti anche a distanza di anni dai conflitti, nella speranza che ci sia sempre più tempo per la memoria e sempre meno per l’assistenza alle vittime augurandoci che in futuro le vittime civili di guerra non ci siano più”. Il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione e del Merito Paola Frassinetti si è detta “colpita dalla fantasia e dalla capacità espressiva degli studenti che hanno partecipato al concorso scolastico per la Giornata Nazionale delle vittime di guerra e dei conflitti nel mondo. E’ importante che le nuove generazioni si rendano conto di cosa è accaduto ieri tra stragi, eccidi, bombardamenti: solo attraverso la loro consapevolezza, che la guerra è male, potremmo sperare in un mondo migliore”. L’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre ha ribadito come “testimoniare significhi tradurre la memoria in impegno concreto: la guerra non ha colore, le vittime non sono dalla parte giusta o sbagliata della storia, la vostra associazione è un faro di luce importantissimo per le nuove generazioni sopratutto oggi con la minaccia di una escalation nucleare del conflitto in Ucraina”.

Il Presidente delle Associazioni Combattentistiche Professore Claudio Betti ha ripercorso la storia recente: “E’ finita la guerra nei Balcani, sono stati superati i blocchi contrapposti della Guerra Fredda ma oggi la devastazione della guerra è riapparsa, l’orologio della storia è tornato indietro, siamo alle porte del 25 Aprile, ricordiamo le parole di Gino Strada che diceva che nella guerra perdono tutti e quelle di Papa Francesco che ha definito i conflitti come un atto di sacrilegio verso l’umanità”.

Il Presidente Nazionale ANVCG Michele Vigne ha, fra l’altro, ricordato le conquiste dell’ANVCG per la categoria: la completa parificazione a livello pensionistico di tutte le vittime della guerra, civili e militari e l’istituzione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Ma ha poi sottolineato come “ancor più di questo però, abbiamo creato una comunità dentro la quale tutte le vittime civili di guerra hanno potuto prima aiutarsi reciprocamente e poi organizzarsi per sostenere chi, nel mondo, sta vivendo le medesime nostre sofferenze”.

Oltre ad una lettera del Santo Padre, pervenuta attraverso il tramite del Cardinale Pietro Parolin, che ha espresso grande compiacimento per l’attività dell’Associazione e inviato la benedizione apostolica, sono giunti i messaggi di adesione la Ministero dell’Interno, del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa a firma del Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Ministero per le disabilità a firma del Ministro Alessandra Locatelli e dal Sermig a firma del fondatore Ernesto Olivero.

Sul palco della Sala Bachelet sono state ascoltate con grande emozione le testimonianze delle vittime civili. A raccontare la loro storia Ettore Fellegara, Presidente ANVCG della Sezione di Piacenza, che ancora molto giovane fu tra le vittime del bombardamento all’aeroporto di San Damiano del 14 maggio 1944. Gianna Vlacci, esule istriana cui sono stati uccisi entrambi i genitori nel 1945, il padre fu infoibato perché considerato fascista e ugualmente la madre uccisa perché ritenuta partigiana, che per la prima volta ha condiviso la sua vicenda di sofferenza ed esilio. Liliana Del Monte, sopravvissuta all’eccidio di Bettola. E ancora Natalina Ferri, Vice Presidente del Comitato dei familiari dei piccoli martiri di Gorla, che ha ricordato le 203 vittime del “fuoco amico” di una pattuglia aerea americana che colpì la scuola elementare Francesco Crispi ed ha rilanciato l’iniziativa congiunta con l’ANVCG per fare riconoscere il monumento ossario in piazza Piccoli Martiri di Gorla come monumento di interesse nazionale.

E ancora sul palco Nicolas Marzolino e Lorenzo Bernard, giovanissime vittime civili di guerra, oggi dirigenti dell’ANVCG, che hanno perso la vista a causa di un ordigno bellico a Novalesa, nel torinese, nel 2013.“I giovani mutilati di un tempo erano una vergogna per le famiglie, noi in questo siamo stati fortunati perché non siamo mai rimasti soli” ha detto Nicolas. E’ poi stata ricordata la figura di Franco Leoni Lautizi, scomparso nel 2021.

Durante l’evento è stato dedicato spazio al ricordo di Don Carlo Gnocchi e della sua attività di assistenza ai “mutilatini” con la testimonianza di Edoardo Feltrin, Presidente della sezione ANVCG di Pordenone, che aveva solo 4 anni quando venne investito dall’esplosione di una bomba farfalla rimasta silente nel cortile dell’asilo a Caneva, e Mario D’Alessandro, oggi Presidente della Sezione ANVCG di Chieti, che a soli 5 anni rimase gravemente ferito al volto dopo il ritrovamento di un ordigno inesploso ha raccontato la sua storia. Entrambi sono stati aiutati e accolti nella rete assistenziale di Don Gnocchi. A partecipare al ricordo anche Monsignor Angelo Bazzarri, Presidente Onorario della Fondazione Don Carlo Gnocchi, e già Presidente della Fondazione dal 1993 al 2016, che ha poi, nella mattinata del 19 aprile, officiato una commemorazione per gli associati a suffragio di tutte le vittime civili di guerra scomparse, invocando la protezione della patrona dell’Associazione, la beata Vergine Maria, Regina della pace, designata celeste patrona dell’Associazione da Sua Santità San Giovanni XXIII, con lettera Apostolica del 25 novembre 1959, e ricordando quanto il volontariato sia l’espressione di Gesù in questo mondo terreno.

La giornata è proseguita con il racconto delle attività internazionali dell’Associazione: il Vice Presidente Vicario Michele Corcio ha illustrato le attività de L’Osservatorio – Centro di ricerca internazionale sulle vittime civili dei conflitti e la collaborazione dell’Associazione per l’Atlante delle Guerre e dei conflitti nel mondo, presente in sala il direttore Raffaele Crocco. La Vice Presidente Adriana Geretto, ha poi raccontato l’impegno dell’Associazione nelle scuole. Sul palco anche performances artistiche di alto livello: Asia Argento ha letto la storia di Rita Francardo e ha raccontato la storia del nonno Aurelio Nicolodi, cieco di guerra durante la prima guerra mondiale e poi fondatore dell’Associazione Nazionale Ciechi di Guerra e dell’Unione Italiana Ciechi. Francesco Pannofino, già testimonial della campagna dell’ANVCG sugli ordigni bellici inesplosi, ha letto la poesia che Franco Leoni Lautizi dedicò alla madre che lo salvò facendogli scudo con il proprio corpo durante la strage di Marzabotto. E ancora il contributo di Simone Cristicchi con la canzone pacifista Magazzino 18. Francesca Satta Flores che ha letto “Pippo”, un testo che spiega il nome con cui venivano popolarmente chiamati, nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale, gli aerei da caccia notturna delle forze alleate. Piji Siciliani e Claudia Campagnola hanno poi portato in scena “I bambini e la guerra” con letture di Trilussa, Rodari e Brecht. E ancora l’esibizione teatrale “La scelta” di Mara Moschini e Marco CortesiValerio Aprea ha poi letto il monologo “La memoria della mosca” di Giacomo Ciarrapico sull’errore e il coraggio di cambiare. E infine Claudia Campagnola è risalita sul palco con “Il dittatore” ispirato al famoso film di Chaplin. E’ stato inoltre condiviso un video inedito dello scrittore Andrea Camillleri sul valore della memoria e sull’importanza della Liberazione.

Un viaggio nella storia dalla Seconda Guerra Mondiale ai conflitti contemporanei con la direzione artistica dell’attivista, autrice e conduttrice Metis Di Meo che ha presentato l’evento e condotto con sensibilità le interviste, la regia di Andrea Conte e la co-produzione Lilith Factory.

Nel corso della giornata si è tenuta, inoltre, la premiazione degli studenti vincitori del concorso indetto dall’Associazione e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo 2023. Infine è stato fatto l’annullo del francobollo dedicato all’ANVCG, emesso per l’occasione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy all’interno della serie tematica “il senso Civico” che raccoglie francobolli dedicati ad associazioni e personaggi pubblici protagonisti della società civile, alla presenza del Sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto.

“Testimoni di Pace” è stato patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dell’Interno ed è in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito e con la Rai come media partner.